giovedì 2 settembre 2010

Il CONSORZIO IGP PACHINO su Galan: soddisfazione per il parziale dietrofront

Il CONSORZIO IGP PACHINO su Galan: soddisfazione per il parziale dietrofront

Sembra conclusa l’impasse provocata dalle dichiarazioni del Ministro Galan che per “sentito dire” accostava il pomodoro di pachino IGP ai prodotti OGM. Immediata la reazione da parte della Coldiretti che ha giudicato le affermazioni del ministro “inamissibili e generatrici di confusione, distruggendo – scrive il il presidente della Coldiretti Sergio Marini - il valore e la distintività del nostro Made in Italy agroalimentare che è l’unica arma che abbiamo per competere sui mercati nazionali ed internazionali.”

Dietro front del Ministro: ottimo il pomodoro di Pachino, nulla a che fare con gli OGM

E’ stato lo stesso ministro a chiarire le sue affermazioni. “Ciò che è stato scritto più e più volte da giornali e riviste, e cioè che una qualche qualità di pomodoro studiata in laboratori in Israele , il che non vuol dire pomodoro Ogm -replica il ministro dell’Agricoltura, Giancarlo Galan in una nota - ha attecchito in modo particolare nella zona di Pachino.Ottimi dunque i pomodori di Pachino” che nulla dunque hanno a che vedere con il dibattito in corso sul tema degli Ogm dibattito che riguarda le questioni relative alla ricerca e alla sperimentazione.

Direttore Consorzio IGP: attenzione ad esprimersi per “sentito dire”

Prendiamo atto con moderata soddisfazione del parziale dietrofront fatto dal ministro Galan.” Queste le dichiarazioni del Direttore delConsorzio, Salvatore Chiaramida, che in una nota aggiunge che “se è da irresponsabili rilasciare delle dichiarazioni giornalistiche in forma dubitativa, lo è a maggiore ragione quando a farlo è un Ministro della Repubblica, il quale addirittura si è espresso per “sentito dire”. Una cosa è infatti che i primi semi ibridi di pomodoro ciliegino siano stati immessi sul mercato da una società israeliana, la cui messa a dimora nel territorio pachinese ha trovato il suo habitat migliore per effetto delle condizioni pedoclimatiche e ambientali che hanno fatto si che si ottenesse il “pomodoro più buono del mondo” (come è stato definito recentemente anche da Slow Food); un altro conto è definire “il pachino un prodotto ogm”. Se a tutto ciò aggiungiamo che il riconoscimento IGP è stato concesso proprio dal dicastero che Galan presiede, tra l’altro non solo per il pomodoro ciliegino ma anche per il costoluto e il tondo liscio, si ha l’idea della superficialità di tali dichiarazioni dalle quali ha preso giustamente le distanze anche il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini. A meno che, a pensare male, tali dichiarazioni non celino interessi ben precisi che l’avvocato veneto Giancarlo Galan intende favorire.”

I dubbi rimangono sulla finalità della Boutade di Galan, così come è stata definita. A pensare bene però, crediamo che lo spirito sia piaciuto poco alle centinaia di produttori che ogni giorno impegnano le proprie risorse fisiche e finanziarie per garantire la qualità e la genuinità messa in dubbio, lo ripetiamo, da accostamenti di categoria a dir poco fantomatici.

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