martedì 30 agosto 2011

Pachino: Il Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà è favorevole all’istituzione della Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale

Pachino: Il Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà è favorevole all’istituzione della Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale
PACHINO - Assistiamo ancora una volta al solito teatrino della politica pachinese. Per l'ennesima occasione, dobbiamo provare vergogna per la sceneggiata che si basa sul canovaccio di una politica senza idee e progettualità, che antepone gli interessi della collettività alla difesa di interessi corporativi, nella logica di un clientelismo scellerato, che ci vede perdenti tutti.

Il Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, ritiene doveroso prendere una trasparente e netta posizione sulla questione riguardante l'istituzione della Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale, laddove il silenzio assordante di tutte le altre forze politiche cittadine e soprattutto quelle di Sinistra, che a parole, sono a favore di politiche di sostenibilità ambientale e sviluppo del Territorio, per poi puntualmente, nei fatti, rimanere silenti quando giunge il momento di assumere una posizione altrettanto inequivocabile, contro l'azione politica regressiva di Bonaiuto e di chi continua a sostenere la sua deludente e pericolosa azione amministrativa.

Riteniamo fuori tempo massimo e francamente pretestuose, le recriminazioni del Consorzio IGP e dubitiamo che la maggioranza degli imprenditori agricoli, sia a conoscenza della reale portata dell'istituzione della Riserva, perché dalla lettura del decreto regionale, non sembrano emergere motivi di particolare allarmismo per il futuro dell'agricoltura, nell'area interessata. Invece di promuovere iniziative atte a formalizzare documenti comuni nel quale “si invita il Sindaco di Pachino a volere partecipare alle attività di lotta e contrasto avverso il D.D.G. 577 del 27 luglio 2011 del Dirigente Generale dell’A.R.T.A. di Palermo avente ad oggetto la Istituzione della Riserva Naturale “Pantani della Siiclia Sud Orientale e istituire comitati tecnici, sarebbe più opportuno e conveniente tutelare gli interessi di categoria, inseguendo e intercettando le risorse che provengono dal Psr (programma di sviluppo rurale), messi a disposizione dall' Assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana, finalizzati alla realizzazione di investimenti per favorire la conservazione, la salvaguardia e la crescita della biodiversità, in quelle aziende che ricadono proprio, nei parchi e nelle riserve naturali, cioè in zone di interesse naturalistico, che il Sindaco e il Consorzio di Tutale del Pomodoro Pachino, vogliono contrastare. Ma a vantaggio di chi? A tal proposito chiederemo al Sindaco Bonaiuto che cosa prevede il progetto "Simbiotic" che proprio i Fondi POR Frs 2007 - 2013 dovrebbero servire per riqualificare le aree oggetto della controversia. A Noi invece, preme sottolineare, la speranza che l'istituzione della riserva possa permettere lo sviluppo di politiche di recupero ambientale e di rilancio della
contrada Granelli e una seria programmazione turistica, di aree devastate da una scriteriata antropizzazione senza regole e soprattutto lasciate all'incuria e all'abbandono, proprio da quella classe politica che adesso prende le difese di interessi chiaramente particolari e per giunta tentando maldestramente di nascondere le gravissime inadempienze tecnico - amministrative, più volte richiamate dalla Regione e dagli stessi imprenditori agricoli, che hanno interessi nell'area. Stiamo parlando, per esempio, della riperimetrazione che andava fatta per tempo e che invece, questa amministrazione ha tralasciato senza alcun motivo.

Anche Noi, rimaniamo esterrefatti di fronte alle dichiarazioni demagogiche di un Sindaco che ha il coraggio di affermare che "l'Amministrazione comunale tutta, ha il massimo rispetto per l'ambiente ed è sensibile alle tematiche ecologiste, ritenendo che la salvaguardia dell'ambiente sia una delle principali priorità per una vita migliore di tutti i cittadini", quando è sotto gli occhi di tutti, la realtà di un territorio insudiciato e sporco, disordinato e fuori controllo.

Le dichiarazione dell'onorevole Pippo Gennuso, esponente di punta dell'MPA, che parla di "un progetto selvaggio della politica, calato dall'alto all'insaputa del nostro territorio" e il silenzio francamente opportunistico dell'on. Bruno Marziano, che plaude all'istituzione della Riserva del Plemmirio, mentre nulla dice, sulla istituzione della Riserva dei Pantani, dimostra l'intreccio di interessi particolari e soprattutto di convenienza politico - elettorale, sopra la testa dei cittadini, sempre nelle solite logiche di bassa politica, come dimostra la questione del pontile della Mariservice a Marzamemi (di cui ancora, peraltro, dobbiamo capire chi pagherà i due "infruttuosi" ricorsi al Tar, promossi dal Sindaco Bonaiuto) e della discarica di Camporeale, voluta con un serie di assensi, da parte del nostro intrepido Sindaco, che oggi si erge a paladino della difesa del Territorio e degli interessi economici dei suoi cittadini.

Consideriamo intollerabile la decisione del Sindaco di voler ricorrere addirittura al Tar contro l'istituzione della Riserva, considerando gravissimo e immotivato, l'uso di risorse pubbliche, per sostenere le ragioni della cricca politico - affaristico, in perfetto stile borbonico.

Roberto Arangio - Segretario del Circolo Sinistra ecologia e libertà di Pachino

sabato 27 agosto 2011

Legambiente Pachino Istituita la Riserva naturale orientata “Pantani della Sicilia Sud – Orientale”

Legambiente Pachino Istituita la Riserva naturale orientata “Pantani della Sicilia Sud – Orientale”

Su alcuni organi di stampa, abbiamo appreso, che il Comune di Pachino impugnerà il decreto regionale sull’istituzione della Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale, ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale. La presa di posizione del Consorzio IGP, ci appare francamente debole e pretestuosa, ritenendo quella delle associazioni venatorie, comprensibile ma inaccettabile, dal nostro punto di vista. La presa di posizione di esponenti politici regionali, che parlano di “un progetto selvaggio della politica, calato dall’alto all’insaputa del nostro territorio”, invece, meriterebbe una analisi più approfondita, specialmente se riferita da chi a Palermo è maggioranza di governo.

Per quanto ci riguarda, coloro che intendono difendere tardivamente interessi particolari, dovrebbero mettere nell’agenda delle priorità della politica, dell’amministrazione pubblica e dell’economia, il degrado ambientale paurosamente sottovalutato anche da coloro (Consorzio IGP in testa) che dovrebbero contrastarlo con ogni mezzo, pena il rischio, quello si, reale, della fine dell’agricoltura locale. Paventare lo “smantellamento di tutte le realtà agricole pachinesi operanti nei paraggi dei pantani”, a fronte di una potenziale valorizzazione di aree, che semmai qualificherebbero, proprio il tanto celebrato pomodoro di Pachino, minacciato ogni giorno dalla globalizzazione dei mercati, dalla crisi economica e anche da strategie di mercato non sempre efficaci, ci pare del tutto profondamente ingiusto.

Oltretutto, ci tocca sentire ancora che “l’Amministrazione comunale tutta, ha il massimo rispetto per l’ambiente ed è sensibile alle tematiche ecologiste, ritenendo che la salvaguardia dell’ambiente sia una delle principali priorità per una vita migliore di tutti i cittadini”.

Qui siamo veramente alla mancanza totale di aderenza alla realtà di un territorio devastato dalle discariche abusive di ogni genere di rifiuti, abbandonato all’incuria e all’inciviltà di tanti cittadini e dove, la tendenza ad attenuare il rigore delle leggi o a tollerarne l’inosservanza, sta producendo guasti in ogni settore della vita civile, sociale ed economica di Pachino e dintorni.

Riteniamo che l’annuncio di incontri tra l’Amministrazione comunale, imprenditori agricoli e associazioni venatorie, senza la contestuale presenza delle associazioni ambientaliste e animaliste riconosciute, che in questi anni si sono battute per l’istituzione della Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale, abbia solo i connotati della difesa di interessi particolari, clientelari e di rendita elettorale, tutte interne alle solite dinamiche pseudo-politiche pachinesi, che ci fanno vergognare.

Come si può tollerare che il Primo Cittadino di Pachino, possa aprire tavoli di concertazione, con i rappresentanti di attività produttive private e associazioni amatoriali, senza aver sentito il dovere, politico – istituzionale, di confrontarsi con le amministrazioni locali di Noto e Ispica, che hanno sempre manifestato il loro parere favorevole all’istituzione della Riserva? laddove sembrano emergere evidenti carenze di preparazione giuridica e amministrativa, bagaglio indispensabile per chi ha responsabilità di governo della Pubblica Amministrazione.

Premesso che ancora aspettiamo, la pubblicazione del decreto in parola, sulla Gazzetta Ufficiale, il Circolo Legambiente Pachino ritiene che l’istituzione della Riserva, che giova ricordare, giunge con un ritardo di vent’ anni, è la vittoria delle associazioni animaliste e ambientaliste, ma soprattutto una grandissima vittoria per gli straordinari uccelli selvatici che risiedono o svernano, in questi particolari ambienti umidi costieri.

Ferma restando l’osservanza dei divieti previsti dalla normativa vigente, in materia di tutela dei beni culturali ed ambientali e del paesaggio, di tutela del suolo, delle acque e dell’aria da ogni genere di inquinamento, secondo quanto stabilito dal decreto regionale, sarà vietata la demolizione e ricostruzione degli immobili esistenti, fatta eccezione per i casi di comprovata precarietà, impiantare nuove serre, esercitare qualsiasi attività industriale, realizzare discariche di rifiuti, aprire cave e miniere ed esercitare attività estrattive, scaricare terra o qualsiasi altro materiale solido o liquido, prelevare sabbia, terra o altri materiali, abbandonare rifiuti, praticare il campeggio o il bivacco ad di fuori delle aree attrezzate, esercitare la caccia e apportare qualsiasi forma di disturbo alla fauna selvatica, distruggere, danneggiare o asportare vegetali di ogni specie, mentre la raccolta di vegetali commestibili spontanei sarà regolamentata dall’ente gestore.

In tutto il territorio dell’area protetta può essere svolta attività di ricerca scientifica da parte di soggetti qualificati autorizzati.

E’ incentivato il mantenimento di colture tradizionali, l’utilizzo di tecniche biologiche nonché la conversione in tecniche biologiche delle tecniche agricole e colturali praticate.

Ragion per cui, riteniamo che è necessaria una attenta rilettura del decreto regionale, troppo sospettosamente avversato dagli amici del Consorzio Igp, fermo restando che il tentativo di risolvere siffatte controversie, tra enti pubblici, ricorrendo addirittura al Tar, sia un inopportuno gesto di generosità, nei confronti di terzi, che non rappresentano interessi diffusi.

Salvatore Maino – Presidente Circolo Legambiente Pachino

giovedì 11 agosto 2011

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR A CALICI DI STELLE 2011

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR A CALICI DI STELLE 2011

La manifestazione cresce e punta alla diffusione sul territorio per il prossimo anno, oltre che allo sviluppo di una sezione culturale

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR

A CALICI DI STELLE 2011

In vetrina le aziende del territorio, molti i giovani imprenditori. Nota di allarme dall’Ispettorato Provinciale:«Occorre rafforzare le aziende locali per frenare il reimpianto di vitigni siciliani in altre regioni»

4 mila presenze, 2 mila degustatori, 17 aziende di vini e 10 aziende di prodotti tipici della provincia siracusana: questi i numeri che hanno rinnovato il successo dell’edizione numero sette di Calici di Stelle a Marzamemi, la seconda svoltasi ieri sera all’interno dei suggestivi locali dell’Antico Palmento, recentemente restaurato. Tantissimi i visitatori, tra cui una buona fetta rappresentata da giovani che nel vino ritrovano il piacere del bere associato alla certezza di un prodotto salutare. A brillare per richieste da parte dei partecipanti due prodotti tra tutti: il Moscato, che si riconferma il vino preferito dalle donne, e il Nero d’Avola, che anno dopo anno attesta il suo primato come prodotto enologico in grado di rappresentare il nostro territorio.

La manifestazione “Calici di stelle” è stata frutto di una intensa sinergia tra l’associazione promotrice, la Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto, gli Enti locali, tra cui laProvincia Regionale di Siracusa e il Comune di Pachino, e le associazioni di settore, quali Onav e Cia, per valorizzare e promuovere il prodotto principe del sud est siracusano, il vino, ma anche la sua storia, le sue suggestioni, la sua millenaria capacità di esaltare i gusti di cui si attornia nella buona tavola.

A sottolineare la valenza trainante del vino nel campo del turismo enogastronomico gli interventi che si sono succeduti durante la presentazione della manifestazione: «Oggi la buona tavola e il vino in particolare- ha sottolineato Bruno Marziano, deputato regionale- rappresentano l’altra medaglia della ricchezza della nostra terra, nota per i Beni Culturali e storici. Si tratta di progettare, dunque, un nuovo modello di sviluppo che tenga conto di questa visione del viaggio». Un trend confermato anche dal Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, Nicola Bono, che ha parlato di «3 milioni di presenze annue in Italia che si spostano per un turismo enogastronomico. Questa componente è in crescita e può rappresentare la carta vincente per un territorio come il nostro, che brilla di eccellenze in questo campo. La Provincia sta tentando di accelerare questo processo promuovendo i nostri prodotti in manifestazioni di spicco quali il Vinitaly».

Grande soddisfazione anche per il sindaco Paolo Bonaiuto, che ha auspicato l’estendersi della manifestazione, per il prossimo anno, a una tre giorni con la relativa parte accademica curata da docenti universitari, e per il Presidente delle Strade del Vino e dei Sapori del Val di Noto, Nino Di Marco, che ha sottolineato le novità di quest’anno:dallo “sdoppiarsi” dell’appuntamento con una serata omologa ad Ispica, alla presenza di numerose aziende di prodotti gastronomici del siracusano, dal pane alle focacce, dal miele ai formaggi, che hanno aggiunto ulteriori gemme sul diadema brillante del protagonista della serata, il vino:«La Strada del Val di Noto, una delle undici presenti in Sicilia, rappresenta un vero e proprio percorso enogastronomico- ha spiegato Di Marco- e in questo senso abbiamo voluto arricchire l’offerta presentata ai nostri degustatori con sapori che ben si sposano con i vini delle nostre aziende».

Un plauso a manifestazioni di questo tipo è poi giunto dal Presidente della Cia, oltre che del Consorzio Limone Igp di Siracusa, Fabio Moschella, che ha auspicato una collaborazione sempre più stretta per colmare il gap tra mondo della produzione e versante della commercializzazione. A lanciare invece un segnale d’allarme Michele Giglio, dirigente dell’Ispettorato Provinciale di Siracusa:«Purtroppo riceviamo sempre con quantità crescente domande di reimpianto dei nostri vitigni in Regioni esterne alla Sicilia, determinando un trend, quasi in tutta la regione, che alla lunga potrebbe determinare un impoverimento della nostra ricchezza enologica. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno frutto di un mancato sviluppo imprenditoriale per cui il piccolo produttore oggi è costretto a soccombere di fronte ad aziende più estese e meglio organizzate».

La serata è stata poi chiusa dall’intervento del consigliere provinciale Nino Iacono e dal consigliere dell’associazione Strade del Vino Sebastiano Barone, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione ed in particolare l’Onav, che ha gestito e coordinato le degustazioni:«Ricordiamo che il circuito delle Strade non è solo buon cibo, ma si sposa anche con il circuito dell’accoglienza, su cui stiamo lavorando per creare una solida partnership con i prodotti di eccellenza del territorio».

La serata è stata allietata dalla band musicale Jazz Gil4et.