giovedì 11 agosto 2011

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR A CALICI DI STELLE 2011

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR A CALICI DI STELLE 2011

La manifestazione cresce e punta alla diffusione sul territorio per il prossimo anno, oltre che allo sviluppo di una sezione culturale

MOSCATO E NERO D’AVOLA LE STAR

A CALICI DI STELLE 2011

In vetrina le aziende del territorio, molti i giovani imprenditori. Nota di allarme dall’Ispettorato Provinciale:«Occorre rafforzare le aziende locali per frenare il reimpianto di vitigni siciliani in altre regioni»

4 mila presenze, 2 mila degustatori, 17 aziende di vini e 10 aziende di prodotti tipici della provincia siracusana: questi i numeri che hanno rinnovato il successo dell’edizione numero sette di Calici di Stelle a Marzamemi, la seconda svoltasi ieri sera all’interno dei suggestivi locali dell’Antico Palmento, recentemente restaurato. Tantissimi i visitatori, tra cui una buona fetta rappresentata da giovani che nel vino ritrovano il piacere del bere associato alla certezza di un prodotto salutare. A brillare per richieste da parte dei partecipanti due prodotti tra tutti: il Moscato, che si riconferma il vino preferito dalle donne, e il Nero d’Avola, che anno dopo anno attesta il suo primato come prodotto enologico in grado di rappresentare il nostro territorio.

La manifestazione “Calici di stelle” è stata frutto di una intensa sinergia tra l’associazione promotrice, la Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto, gli Enti locali, tra cui laProvincia Regionale di Siracusa e il Comune di Pachino, e le associazioni di settore, quali Onav e Cia, per valorizzare e promuovere il prodotto principe del sud est siracusano, il vino, ma anche la sua storia, le sue suggestioni, la sua millenaria capacità di esaltare i gusti di cui si attornia nella buona tavola.

A sottolineare la valenza trainante del vino nel campo del turismo enogastronomico gli interventi che si sono succeduti durante la presentazione della manifestazione: «Oggi la buona tavola e il vino in particolare- ha sottolineato Bruno Marziano, deputato regionale- rappresentano l’altra medaglia della ricchezza della nostra terra, nota per i Beni Culturali e storici. Si tratta di progettare, dunque, un nuovo modello di sviluppo che tenga conto di questa visione del viaggio». Un trend confermato anche dal Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, Nicola Bono, che ha parlato di «3 milioni di presenze annue in Italia che si spostano per un turismo enogastronomico. Questa componente è in crescita e può rappresentare la carta vincente per un territorio come il nostro, che brilla di eccellenze in questo campo. La Provincia sta tentando di accelerare questo processo promuovendo i nostri prodotti in manifestazioni di spicco quali il Vinitaly».

Grande soddisfazione anche per il sindaco Paolo Bonaiuto, che ha auspicato l’estendersi della manifestazione, per il prossimo anno, a una tre giorni con la relativa parte accademica curata da docenti universitari, e per il Presidente delle Strade del Vino e dei Sapori del Val di Noto, Nino Di Marco, che ha sottolineato le novità di quest’anno:dallo “sdoppiarsi” dell’appuntamento con una serata omologa ad Ispica, alla presenza di numerose aziende di prodotti gastronomici del siracusano, dal pane alle focacce, dal miele ai formaggi, che hanno aggiunto ulteriori gemme sul diadema brillante del protagonista della serata, il vino:«La Strada del Val di Noto, una delle undici presenti in Sicilia, rappresenta un vero e proprio percorso enogastronomico- ha spiegato Di Marco- e in questo senso abbiamo voluto arricchire l’offerta presentata ai nostri degustatori con sapori che ben si sposano con i vini delle nostre aziende».

Un plauso a manifestazioni di questo tipo è poi giunto dal Presidente della Cia, oltre che del Consorzio Limone Igp di Siracusa, Fabio Moschella, che ha auspicato una collaborazione sempre più stretta per colmare il gap tra mondo della produzione e versante della commercializzazione. A lanciare invece un segnale d’allarme Michele Giglio, dirigente dell’Ispettorato Provinciale di Siracusa:«Purtroppo riceviamo sempre con quantità crescente domande di reimpianto dei nostri vitigni in Regioni esterne alla Sicilia, determinando un trend, quasi in tutta la regione, che alla lunga potrebbe determinare un impoverimento della nostra ricchezza enologica. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno frutto di un mancato sviluppo imprenditoriale per cui il piccolo produttore oggi è costretto a soccombere di fronte ad aziende più estese e meglio organizzate».

La serata è stata poi chiusa dall’intervento del consigliere provinciale Nino Iacono e dal consigliere dell’associazione Strade del Vino Sebastiano Barone, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione ed in particolare l’Onav, che ha gestito e coordinato le degustazioni:«Ricordiamo che il circuito delle Strade non è solo buon cibo, ma si sposa anche con il circuito dell’accoglienza, su cui stiamo lavorando per creare una solida partnership con i prodotti di eccellenza del territorio».

La serata è stata allietata dalla band musicale Jazz Gil4et.

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